Ci sono i Glass, gli occhiali di Google. C’è l’entusiasmo di molti. E ci sono anche le resistenze, i dubbi di altri. Dei Glass si è parlato tanto, si è detto che cambieranno la vita e le abitudini, ma anche che creeranno problemi legati alla privacy, ad un utilizzo più o meno corretto, più o meno saggio da parte della gente.
Con un post su Plus, Google ha sfatato qualche mito, tanto per cominciare. Ne ha sfatati 10, spiegando i Glass, spiegando perché sì e perché no.
1. Sono una ulteriore distrazione dal mondo reale
No, perché possono essere spenti e disattivati come qualsiasi altro device, proprio per permettere alle persone di non perdere i momenti importanti della vita.
2. Registrano tutto
No. La funzionalità di registrazione non va oltre i 10” e va attivata\disattivata ogni volta.
3. Sono solo per i geek
In realtà Google dice di averli testati su persone con profili, abitudini e attitudini differenti.
4. Sono pronti per il lancio
Big G smentisce: c’è ancora qualcosa da rivedere e da migliorare.
5. Effettuano il riconoscimento facciale
Di default non c’è, anche se non è esclusa, in futuro, l’introduzione di applicazioni esterne per questa funzione.
6. Sono un ostacolo alla vista
No, poiché sono posizionati sopra un solo occhio e sono pensati proprio per non compromettere la vista.
7. Sono perfetti per spiare
No, o almeno al pari di ciò che potrebbe fare un comune smartphone. Nulla di più.
8. Sono costosi e per privilegiati
Il prototipo attualmente disponibile costa 1.500 $, un prezzo secondo Google alto, ma non inaccessibile. Questo è da vedere.
9. Sono banditi ovunque
Google specifica: lo sono esclusivamente in alcuni locali americani, ma “questo è dovuto alla scarsa conoscenza che ancora c’è sullo strumento”.
10. Segnano la morte della privacy
Ogni nuova tecnologia ha scatenato dubbi in merito, ma l’uso di massa dei Glass in futuro scioglierà ogni riserva e farà capire che non vi sono rischi reali per le persone.
Siete convinti?