Prezzo troppo elevato, a fronte di funzionalità tutt’altro che sbalorditive. Così la nota società di ricerca Gartner ha bocciato, almeno per questa fine di 2013, gli Smartwatch. Questi devices non compariranno fra i top delle vendite a Natale, poiché è mancato durante i mesi precedenti l’appeal necessario nei confronti dei consumatori, grazie al quale invece altre categorie di prodotti – come gli smartphone tempo addietro – avevano raccolto fortune.
La “tecnologia indossabile” potrà essere affare di Nike, ad esempio. Ma non dei grandi colossi della tecnologia mondiale, che dovranno accontentarsi della fascia di mercato riservata ai curiosi. Agli amanti del genere. Difficile raggiungere, da qui e fino alla chiusura dell’anno, il grande pubblico. Servirà attendere più di qualche anno e, possibilmente, migliorare in misura sensibile l’offerta.
Del resto, come specifica l’analista Annette Zimmermann:
Gli utenti si aspettano di più da dispositivi descritti come innovativi, in vendita a cifre tra i 200 e i 300 dollari. Per lo stesso prezzo sono disponibili tablet con un buon set di funzionalità, scelta che gli utenti preferiranno a uno smartwatch nelle prossime festività.
Nel comunicato stampa diramato da Gartner emergono, comunque, alcuni aspetti positivi e che potranno rappresentare punti di forza degli Smartwatch. Come il fattore ‘comodità‘, o le possibilità di migliorarsi su durata della batteria, e naturalmente sulle funzionalità per le quali tali dispositive sostituiranno gli smartphone. Questo dovrà essere il loro obiettivo: evitare che lo smartphone esca dalla tasca. Rimpiazzarlo nel maggior numero di azioni possibile.
Certo, servirà tempo. La previsione di Gartner: fino al 2017 gli Smartwatch saranno comprimari degli smartphone, senza possibilità di superarli davvero. C’è ancora tanto da fare. Nonostante abbiano provato a raccontarvi il contrario.