Android sospeso tra Oracle e Google


La lotta continua, con Oracle che incalza e Google che si para dai colpi, ma dietro (almeno un po’) trema e teme.

In ballo c’è Android, il sistema operativo mobile con cui Mountain View sta facendo faville su smartphone e tablet di tutto il mondo, ma che secondo Oracle sarebbe stato sviluppato attingendo direttamente dal codice Java.

E’ la lotta sui brevetti più cruenta del momento, che mette in ballo sanzioni in denaro ma soprattutto un progetto come Android, che sta facendo tendenza, che sta segnando insieme a pochi altri rivali lo scenario attuale (e futuro) delle tecnologie mobile.

Google nasconde qualcosa, almeno secondo Oracle: c’erano state trattative tra i due gruppi per sviluppare il sistema operativo. Nulla di fatto, ma Big G ha poi proseguito per la sua strada, arrivando sì ai risultati attuali, ma violando la proprietà intellettuale di altri. Questo dice Oracle.

All’orizzonte cosa c’è? Se Oracle dovesse portare a casa la vittoria, i guai per Google potrebbero essere più di uno: maxi-multa, ma anche la necessità di cambiare forse il modo di proporre, sviluppare, gestire Android. E questo sì che potrebbe essere un problema, un grosso problema.

La soluzione ideale, almeno secondo quanto consigliato dai giudici alle due parti, sarebbe quello di trovare un accordo extra-processuale: in questo modo Oracle potrebbe garantirsi un accordo con un partner di grandissimo prestigio, mentre dall’altra parte Google vedrebbe scongiurata l’eventualità di un intervento sanzionatorio – assai probabile – da parte della corte.

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