“Ok Glass: hand me the scalpel, please“. Ovvero: passami il bisturi, per favore. Agli occhiali. Ai Google Glass.
Lui è Rafael Grossmann e lavora all’Eastern Maine Medical Center. Ha assicurato: “Ho preso ogni precauzione per assicurare che la privacy del paziente, da cui ho ottenuto un consenso informato, fosse tutelata”. Aggiungendo: “Volevo dimostrare che questo è uno strumento intuitivo con grandi potenzialità per la salute, in modo particolare per la chirurgia. Potrebbe migliorare le consultazioni all’interno di una equipe, favorire il parere di esperti dall’esterno, ma anche rivelarsi un utile strumento didattico”.
Pensate che i Glass possano essere utilizzati anche nell’ambito di attività delicate, come operazioni di natura medica?