Il 2012 ha rappresentato, per Google, l’anno di due progetti in particolare: Google+ tra i social network, Android per il mobile.
Non che quest’ultimo sia arrivato nel 2012. Ma gli ultimi dodici mesi, è un dato di fatto, hanno definitivamente consacrato il sistema operativo, facendone l’opzione più scelta in tutto il mondo. Un riassunto davvero ben fatto del 2012 a Mountain View, è stata pubblicato su The Next Web, in questo post a firma di Jon Russell.
I numeri di Android, nel 2012
Sono più di 500 milioni, in tutto il mondo, i dispositivi che girano su Android.
Eric Schmidt, di Google, aveva parlato a Settembre dei ritmi di crescita del sistema operativo: ne vengono attivati, di nuovi, più di un milione alla settimana. Se nel 2011 il ritmo era di 700mila/settimana, fatevi i conti e capirete.
Il ruolino di marcia è impressionante ed è principalmente collegato al successo di Samsung e dei suoi Galaxy: col 29% del mercato nelle proprie mani, l’azienda sudcoreana ha tolto lo scettro a Nokia – dopo 14 anni – ed è la potenza numero uno al mondo, seguita proprio dal gruppo finlandese e da Apple.
La forza di Android
È così diffuso, Android, perché Google ha fatto sì che più produttori potessero utilizzarlo, ovunque.
Questo fa sì che vi siano dispositivi basati sul sistema operativo di Big G in tutto il mondo e per tutte le tasche. Smartphone e tablet, senza distinzione. E senza dimenticare, poi, che la stessa Google ha ideato la sua linea Nexus, affidandosi a partner esterni – Acer, LG, Samsung – per l’hardware.
Ora le cose potrebbero cambiare, è doveroso specificarlo. “X Phone” è il nome del dispositivo che a Mountain View starebbero tirando sù, grazie al lavoro di Motorola, azienda di cui Google è proprietaria.
Nonostante, in linea generale, possano esserci incomprensioni circa la personalizzazione che i vari gruppi sono intenzionati a ‘introdurre’ sulle versioni standard di Android, la forza è proprio questa: aver abbracciato tutti.
Il problema di Android #1
Ne avevamo già parlato. Il primo problema di Android è rappresentato dalla diffusione, troppo lenta, dei suoi aggiornamenti.
Arrivano tutti separatamente, su ogni dispositivo. Lo svantaggio di essere nelle mani di più produttori, è proprio questo: non sempre – anzi, quasi mai – i dispositivi sono pronti, da subito, a supportare gli aggiornamenti. Cosa che invece accade, in maniera abbastanza semplice e tempestiva, con i vari iPhone e iPad di Apple.
Il problema di Android #2
Google Play vs App Store. Vince il secondo. Ecco il problema, il secondo problema.
Con ordine. Perché il ritmo di crescita, come spiega Distimo, è senza dubbio a favore di Google.
Sono gli introiti, invece, a far decisamente sorridere Apple.
Negli ultimi quattro mesi:
Google Play è cresciuto del 43%, mentre per App Store di Apple è stato raggiunto solo il 21%.
Tuttavia l’App Store, con 15 milioni di dollari di fatturato medio giornaliero nel mese di Novembre, è di gran superiore rispetto a Google Play, con i suoi $ 3.5 milioni.
Ecco, per intenderci sulla misura delle cose.
Il team di Android dovrà pensare anche a questo. E il lancio di una nuova serie, fatta in casa, di smartphone e tablet potrebbe migliorare la faccenda. Il mondo è curioso di sapere come sarà il 2013 di Big G, sui dispositivi mobile.
Secondo voi, hanno le carte in regola per risolvere anche i problemi palesati nel 2012?